L’alopecia fibrosante frontale è una malattia dei capelli in grande aumento. Ne sono spiegati sintomi, metodi di valutazione, cure, ed evoluzione. Viene inoltre proposto lo studio epidemiologico italiano di questa malattia, che consentita forse di capirne le cause e permetterne l’adeguata comprensione.

Che cos’è l’alopecia fibrosante frontale?

L’alopecia fibrosante frontale, descritta per la prima volta nel 1994, è un’alopecia cicatriziale che interessa selettivamente la regione dell’attaccatura frontotemporale dei capelli, ed è considerata una variante di lichen planopilare. Interessa soprattutto le donne dopo la menopausa, ed ha un andamento lentamente progressivo.

Come si riconosce l’alopecia fibrosante frontale?

La paziente si accorge che l’attaccatura frontale dei capelli sta arretrando, e la fronte diviene sempre più alta. Spesso si associa un diradamento più o meno grave delle sopracciglia.

Clinicamente l’alopecia fibrosante frontale si manifesta con una banda di alopecia cicatriziale localizzata a livello dell’attaccatura frontale, temporale e parietale.

E' frequente l'arretramento anche dell'attaccatura dei capelli dell'area periuaricolare

E’ frequente l’arretramento anche dell’attaccatura dei capelli dell’area periuaricolare

La regione occipitale è coinvolta solo raramente. La cute della regione alopecica si distingue dalla cute della fronte per l’assenza di segni di fotoinvecchiamento. Le vene temporali sono spesso molto evidenti a causa dell’atrofia cutanea. La distanza fra la glabella e attaccatura dei capelli può arrivare fino a 9-10 cm (valori normali: 6-6,5 cm nelle femmine e 8-8,5 cm nei maschi). E’ inoltre caratteristica la scomparsa dei peli del vello e dei peli intermedi a livello della nuova linea dell’attaccatura.

Nell'alopecia fibrosante frontale sono distrutti i peli intermedi e del vello presenti normalmente nell’attaccatura dei capelli

Nell’alopecia fibrosante frontale sono distrutti i peli intermedi e del vello presenti normalmente nell’attaccatura dei capelli

I capelli dell’attaccatura mostrano lieve ipercheratosi perifollicolare talvolta associato a eritema. Nel 50-75% dei pazienti si osserva alopecia completa o parziale delle sopracciglia. E’ frequente anche un’alopecia degli arti, spesso non riportata dal paziente. In alcune pazienti sono state descritte papule del volto, nelle regione zigomatica e delle tempie, corrispondenti a un infiltrato infiammatorio a carico dei peli del vello.

Quali esami sono utili per la diagnosi?

La tricoscopia mostra assenza di osti follicolari nella banda alopecica. I capelli che delimitano posteriormente l’alopecia mostrano manicotti peripilari ed eritema perifollicolare. E’ frequente anche osservare pili torti e capelli fratturati a varia distanza dall’ostio follicolare.

La tricoscopia mostra assenza di osti follicolari nella banda alopecica, e ipercheratosi follicolare con lieve eritema perifollicolare nei capelli residui

La tricoscopia mostra assenza di osti follicolari nella banda alopecica, e ipercheratosi follicolare con lieve eritema perifollicolare nei capelli residui

Una biopsia dell’area alopecica per esame istologico non è solitamente necessaria per la diagnosi. L’istopatologia è simile a quella del lichen planopilare, con infiltrato infiammatorio linfocitario perifollicolare, localizzato a livello dell’istmo, scomparsa delle ghiandole sebacee e fibrosi lamellare perifollicolare, che nell’alopecia fibrosante frontale colpiscono tipicamente i follicoli del vello e intermedi.

Come si cura l’alopecia fibrosante frontale?

La scelta della terapia, che va prolungata nel tempo, è basata sulla fase di attività della malattia, che è rappresentata dai segni infiammatori e dalla sua progressione. Si possono usare corticosterodi (locali, intralesionali o per via generale) o il tacrolimo topico, più efficace per la terapia di mantenimento. Sono molti utili anche gli antiandrogeni per via generale, soprattutto la finasteride, e il minoxidil topico.

Come evolve l’ alopecia fibrosante frontale nel tempo?

La progressione della malattia è generalmente lenta, ma la risposta alle cure è scarsa.

Da cosa è causata l’alopecia fibrosante frontale?

L’alopecia cicatriziale è la conseguenza di una infiammazione dei follicoli piliferi dell’attaccatura dei capelli, ma perchè si sviluppi questa aggressione infiammatoria ancora non è noto.

La prevalenza dell’alopecia fibrosante frontale è in grande aumento in tutto il mondo, e non ci si spiega il perché. Nonostante questo, sono pochi gli studi che ne valutano l’epidemiologia, la patogenesi e i fattori scatenanti/causali. Il fatto che la malattia colpisca quasi esclusivamente il sesso femminile suggerisce che il fattore scatenante possa essere una sostanza chimica utilizzata prevalentemente o esclusivamente dalle donne, ma gli studi finora effettuati non hanno portato risultati evidenti.

L’alopecia fibrosante frontale è stata descritte in famiglie, e studi genetici hanno mostrato associazioni con il gene HLA-DR1, similmente a quanto visto in alcuni casi di lichen plano-pilare familiare.

Registro Italiano dell’alopecia fibrosante frontale

In collaborazione col il GISED (Gruppo Italiano Studi Epidemiologici in Dermatologia), sto organizzando il Registro Italiano dell’ alopecia fibrosante frontale, cioè la raccolta di dati dei pazienti affetti da alopecia fibrosante frontale, con lo scopo di cercare capire se c’è un fattore causale comune.

I dermatologi che parteciperanno allo studio dovranno raccogliere dati clinici e storici dei pazienti affetti da questa malattia e trasmetterli ad un sito collettore per una valutazione globale.

La creazione del Registro Italiano dell’alopecia fibrosante frontale permetterà innanzitutto di valutare l’incidenza di questa malattia e verificarne l’aumento, che in particolare sembra interessare le donne giovani e i maschi.

Potrà inoltre essere valutata la gravità e messa in rapporto ad altre variabili, quali durata, associazioni con altri segni clinici e con altre malattie. Verranno infine registrati i trattamenti più prescritti comunemente e la loro efficacia e tollerabilità cosi da poter magari fornire linee guida terapeutiche in futuro.

Una seconda fase dello studio sarà costituita dall’analisi genetica. Sarà prelevato un campione di sangue dei pazienti con alopecia fibrosante frontale che vorranno partecipare a questa fase dello studio. Il prelievo verrà inviato in un laboratorio di ricerca in Gran Bretagna, dove sarà effettuata un’analisi genetica per verificare se chi soffre di alopecia fibrosante frontale ha delle mutazioni genetiche che spiegano l’insorgenza della malattia.

Per approfondire

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