Guida all’uso corretto e aggiornamento su efficacia e tollerabilità del minoxidil topico.

Qual è il ruolo del minoxidil nell’alopecia androgenetica?

Il minoxidil topico è l’unico farmaco per uso locale in commercio con efficacia provata nell’alopecia androgenetica maschile e femminile. È oggi considerato, in tutto il mondo, il trattamento di prima scelta per la cura dell’ alopecia androgenetica in entrambe le condizioni, rappresentando l’unica opzione nella donna, o un’alternativa alla finasteride 1 mg nel maschio.

Il minoxidil in lozione è in commercio per il trattamento dell’alopecia androgenetica dal 1988 e, dal gennaio 1995, è diventato un prodotto da banco in alcuni paesi dell’Unione Europea e negli Stati Uniti.

In Italia, il mercato ha numeri di vendita altissimi, con più di 200.000 confezioni di minoxidil al 2% vendute ogni anno e più di 100.000 della lozione al 5%.

Tuttavia, nonostante il farmaco sia in commercio da anni e il suo uso sia estremamente diffuso, molti medici hanno ancora dubbi sulle modalità di utilizzo del prodotto e sulla sua tollerabilità. Un uso non corretto del minoxidil ne inficia l’efficacia, e porta all’idea sbagliata che il prodotto “non serve a niente”. La scarsa conoscenza della tollerabilità del trattamento fa sì che il minoxidil spesso non sia prescritto dal dermatologo o sia rifiutato dal paziente per paura di eventuali effetti collaterali. In realtà, i quasi 30 anni di commercializzazione ed uso del minoxidil topico per il trattamento dell’alopecia androgenetica ne hanno sancito l’ ottima tollerabilità e ne hanno provato l’efficacia clinica.

Che cos’è il minoxidil?

Il minoxidil è un derivato pirimidinico (2,4-diamino-6 piperidinopirimidino-3 ossido) con elevata attività antiipertensiva, dovuta alla proprietà di aprire i canali intracellulari di potassio delle cellule muscolari lisce delle arteriole periferiche, con conseguente vasodilatazione.

Negli anni 70, dopo la messa in commercio del minoxidil per uso orale per il trattamento dell’ipertensione arteriosa, fu notato un effetto collaterale frequente, che consisteva nella crescita diffusa dei peli del corpo (ipertricosi) e dei capelli. La ricerca scientifica si è cosi messa in moto per cercare una formulazione adatta del farmaco che, dopo l’applicazione locale sul cuoio capelluto, fosse in grado di curare l’alopecia androgenetica senza influenzare la pressione sanguigna.

Il primo studio che ha verificato l’efficacia del minoxidil lozione nell’alopecia androgenetica risale al 1984, e numerosi altri l’hanno seguito, fino l’approvazione della messa in commercio del minoxidil lozione per il trattamento dell’AGA da parte della Food and Drug Administration (FDA) americana nel 1988 e del Ministero della Salute italiano nel 1990.

Come agisce il minoxidil sui follicoli piliferi?

Il modo attraverso il quale il minoxidil esercita i suoi effetti sul follicolo pilifero è ancora sconosciuto, ed è verosimile che il farmaco abbia più di un meccanismo di azione.

Il minoxidil non agisce a livello ormonale e non ha attività inibitoria sulla 5 alfa-reduttasi, per questo è attivo anche sui follicoli piliferi di aree non androgeno-dipendenti.

Un possibile meccanismo d’azione è l’aumento del flusso ematico ai follicoli, legato sia all’attività vasodilatatoria, dimostrata in vivo sul cuoio capelluto dopo applicazione locale di minoxidil a diverse concentrazioni, sia all’effetto angiogenetico del farmaco, che in vitro aumenta in maniera dose-dipendente l’espressione del Fattore di Crescita Vascolare (VEGF).

Altri studi in vitro hanno provato che il minoxidil prolunga la sopravvivenza cellulare, mimando l’azione dell’Epidermal Growth Factor (EGF) e aumenta la proliferazione delle cellule della papilla dermica, inducendo un ispessimento e un allungamento dei follicoli.

Il minoxidil apre i canali intracellulari del potassio, aumentando il flusso di questo ione, e l’effetto positivo sulla crescita follicolare potrebbe essere conseguenza anche di questo effetto, come suggerito dall’osservazione clinica e sperimentale che altri farmaci strutturalmente diversi, quali diazossido e pinacidil, in grado di aprire i canali del potassio e indurre ipertricosi.

Il minoxidil stimola la sintesi della prostaglandina E2 (PGE2), che ha un effetto citoprotettivo sulle cellule del follicolo.

Studi sperimentali indicano che il minoxidil ha inoltre un’attività antifibrotica, in quanto riduce la sintesi di collagene, inibisce la proliferazione dei fibroblasti e la produzione di glicosaminoglicani e inibisce l’ enzima lisil-idrossilasi, che catalizza la formazione di idrossilisina, necessaria per la maturazione del collagene.

Un altro effetto del minoxidil topico sul cuoio capelluto è di tipo immunomodulatore, come provano la riduzione dell’infiltrato infiammatorio perifollicolare osservato nei preparati istologici durante il trattamento, l’inibizione dei linfociti T (20) e la produzione di prostacicline osservati in vitro.

Sempre in vitro, il minoxidil attiva la trascrizione della beta-catenina a livello dei fibroblasti della papilla dermica, essenziale per la crescita cellulare.

La molteplicità di azioni esercitate dal minoxidil sul cuoio capelluto includono effetti sul microcircolo, sulla crescita follicolare, sulla fibrosi dermica e sull’infiammazione e spiega perché questo farmaco è utilizzato in diverse forme di alopecia, oltre all’ alopecia androgenetica, per il cui trattamento il minoxidil è espressamente indicato.

E’ vero che il minoxidil solfato è il vero attivo?

Sì. Tutti gli effetti tissutali del minoxidil sono dovuti al suo metabolita attivo: minoxidil solfato. La conversione è catalizzata dal sistema enzimatico sulfotransferasi, che, nel ratto, è localizzato nella parte inferiore della guaina epiteliale esterna del follicolo. Nell’uomo, sono stati fino a oggi scoperti 5 diversi geni per gli enzimi sulfotrasferasi, presenti nel fegato, nelle piastrine, nei cheratinociti epidermici e nel cuoio capelluto. I livelli di solfotransferasi sul cuoio capelluto variano da soggetto a soggetto, e regolano l’entità della risposta alla terapia con minoxidil lozione: maggiore è l’espressione di sulfotransferasi, maggiore è l’efficacia clinica del farmaco.

Quali sono gli effetti del minoxidil sul follicolo pilifero?

Il minoxidil agisce sui follicoli terminali e su quelli intermedi, cioè non del tutto miniaturizzati. Non ha infatti alcun effetto sui follicoli completamente miniaturizzati, che producono capelli vellus-like.

Il farmaco ha 2 azioni differenti:

  1. modifica il ciclo follicolare
  2. induce un ispessimento dei follicoli piliferi

Modifica del ciclo follicolare

Per effetto del minoxidil la fase telogen si accorcia, ed i follicoli riprendono la fase di produzione del capello (anagen) prima del solito. Questo è particolarmente importante nelle aree affette da alopecia androgenetica, dove per effetto della malattia si assiste ad un allungamento del telogen con una latenza della ripresa del ciclo con un follicolo “vuoto” (fase kenogen). I follicoli ‘vuoti riprendono a produrre il capelli, aumentando la densità dei capelli sul capo. La fase anagen si allunga, e i capelli divengono progressivamente più lunghi.

Ispessimento dei follicoli piliferi

Per effetto del minoxidil i capelli aumentano di diametro, contribuendo all’effetto di aumento della massa globale del capo. Nelle aree colpite da AGA, per azione del minoxidil i follicoli intermedi divengono progressivamente più spessi, producendo in cicli successivi, capelli di diametro maggiore e più lunghi e assumendo infine le caratteristiche di follicoli terminali. Questi effetti sono strettamente legati alla presenza del farmaco e regrediscono alla sospensione.

Perche è necessario un apposito veicolo per l’assorbimento del minoxidil dal cuoio capelluto?

La lozione con minoxidil contiene come veicolo etanolo, acqua e glicole propilenico come solvente. Sia l’alcool sia il glicole propilenico hanno la funzione di favorire la penetrazione del farmaco e la loro percentuale è stata appositamente studiata per un effetto ottimale. Studi sperimentali indicano che aumentando la percentuale di alcool aumenta la penetrazione del minoxidil, mentre il glicole propilenico avrebbe la funzione di favorire la deposizione del minoxidil a livello tissutale consentendone un effetto prolungato.

L’assorbimento del minoxidil dal cuoio capelluto è rapido e avviene per diffusione attraverso l’epidermide della cute e dell’ostio follicolare: dopo 1 ora ne è assorbito il 50% e dopo 4 ore il 75%. Dopo applicazione topica della lozione al 2% i livelli ematici di minoxidil sono di 0.4 ng/ml, cioè circa il 6% dei livelli ematici medi presenti dopo un’ora dall’assunzione assunzione di una compressa da 5 mg (20 ng/ml). Dopo applicazione topica della lozione al 5% i livelli ematici di minoxidil sono di 1.2 ng/ml.

Per questo il minoxidil lozione non provoca solitamente effetti sistemici. L’assorbimento percutaneo del farmaco può essere maggiore in alcuni individui e portare a livelli ematici di farmaco pari a quelli osservabili dopo somministrazione orale del farmaco. Questo evento è in realtà estremamente raro (<1/1000 pazienti). L’emivita del minoxidil è di 12 ore ed il farmaco è eliminato dai tessuti in 4 giorni.

Si possono prescrivere le lozioni galeniche preparate dal farmacista?

Le soluzioni galeniche spesso non hanno una corretta percentuale di etanolo e glicole propilenico e quindi non permettono un assorbimento ottimale del minoxidil, riducendo l’efficacia. Inoltre possono contenere prodotti di degradazione del farmaco, che ne limitano l’efficacia e possono indurre effetti collaterali. Per questo è sempre bene prescrivere i preparati preconfezionati di minoxidil lozione e non i galenici.

E’ vero che l’associazione minoxidil e tretinoina aumenta l’efficacia del farmaco?

Molti dermatologi prescrivono lozioni galeniche contenenti minoxidil associato a tretinoina (acido retinoico), che ne favorirebbe l’assorbimento, in quanto aumenta la permeabilità dello strato corneo. L’associazione con tretinoina in realtà induce molto spesso irritazione ed arrossamento del capo, e non migliora l’efficacia del minoxidil, come dimostrato da studi in vivo.

Come si usa la lozione col minoxidil?

Il minoxidil deve essere applicato 2 volte al giorno al dosaggio di 1 ml di soluzione (che corrispondono a 10 spruzzi utilizzando l’apposito dosatore). La lozione deve essere depositata direttamente sulla pelle asciutta del cuoio capelluto delle aree da trattare e lasciata evaporare all’aria, cosa che richiede circa 15-20 minuti. Non è necessario massaggiare o frizionare il capo, in quanto ciò comporta la dispersione del prodotto su capelli e dita e non ne aumenta l’assorbimento. Il paziente deve essere istruito a non far colare la lozione sulla fronte ed aspettare qualche ora prima di coricarsi, per non contaminare il cuscino con la lozione.

Si può asciugare la lozione con l’asciugacapelli elettrico?

No. L’eccessivo riscaldamento con rapida evaporazione dei solventi può compromettere l’assorbimento del minoxidil.

Dopo quante ore dall’applicazione si possono lavare i capelli?

E’ consigliabile aspettare 4 ore dopo l’applicazione del minoxidil prima dello shampoo, al fine di consentire l’assorbimento ottimale del farmaco.

L’esposizione al sole d’estate disattiva il minoxidil? Si deve sospendere il farmaco d’estate?

No. Non bisogna mai sospendere il trattamento con minoxidil. Le radiazioni UV non disattivano il farmaco. E’ necessario invece avvertite i pazienti con alopecia androgenetica che il loro cuoio capelluto è maggiormente esposto al sole nelle aree diradate, ed è per questo sempre consigliabile una protezione meccanica, con cappelli o fasce, o chimica, con protezioni solari appositamente formulate per applicazione sui capelli e sul cuoio capelluto. L’esposizione eccessiva del capo ai raggi UV determina effetti immediati, quali ustioni, o telogen effluvium autunnale, ed effetti più tardivi, come la comparsa di neoplasie cutanee.

Che effetti ha il minoxidil nell’AGA?

Nelle aree affette da alopecia androgenetica trattate col minoxidil si osserva un graduale aumento del numero dei capelli ed un loro ispessimento. Il numero dei capelli per unità follicolare aumenta da 1 a 2-3, e lo spessore di capelli intermedi diviene pian piano uguale a quello dei capelli terminali. Questo si traduce clinicamente con un’aumentata copertura delle aree diradate e una maggior massa dei capelli.

Questi effetti sono stati documentati da numerosi studi, i primi dei quali risalgono addirittura a 30 anni fa! La gran parte degli studi è stata effettuata in doppio cieco e verso placebo, con risultati sempre migliori per il minoxidil rispetto al placebo. In particolare, il minoxidil, sia al 2 sia al 5%, in femmine e maschi, si è dimostrato in grado di aumentare la conta dei capelli in un’area target, aumentare il peso del capelli (hair weight, indicativo dello spessore), e migliorare l’aspetto globale della chioma, valutato sia con le fotografie globali, sia dal giudizio del paziente e dello sperimentatore.

Gli effetti del minoxidil nell’alopecia androgenetica divengono evidenti dopo 4-6 mesi di cura, ed aumentano progressivamente; per questo motivo l’efficacia del farmaco deve essere valutata dopo 1 anno di trattamento continuo. E’ sempre consigliabile monitorare con metodiche oggettive la risposta al trattamento, al fine di poter mostrare al paziente i reali benefici ottenuti nel tempo con la terapia e stimolare il proseguimento della cura. In particolare, la videodermatoscopia del cuoio capelluto (tricoscopia) periodica delle aree trattate è in grado di rivelare già dopo 5-6 mesi l’ispessimento e l’aumento del numero dei capelli, quando ancora l’osservazione clinica mostra pochi miglioramenti.

La fotografia globale è fondamentale soprattutto al controllo dopo 1 anno di cura, dove si evidenza un’aumentata copertura del cuoio capelluto ed una aumento della massa dei capelli. I pazienti giovani rispondono meglio alla cura, sia perché hanno forme di alopecia androgenetica più lievi (inferiore al grado IV della scala di Hamilton-Norwood), sia perché la durata della malattia è minore (inferiore ai 5 anni). Nel maschio, la risposta alla terapia dipende anche dalla sede di cuoio capelluto colpita dall’alopecia androgenetica: la regione del vertice è quella che risponde meglio alla cura, seguita da quella anteriore e da quella temporale.

Che concentrazioni di minoxidil si usano nel maschio e nella femmina?

Nel maschio è il minoxidil al 5%, applicato 2 volte al al giorno, la concentrazione ottimale. Nella donna sono valide diverse modalita di somministrazione: è efficace la lozione con minoxidil al 2% applicata 2 volte al dì, così come anche quella al 5% applicata una sola volta al giorno. La terapia con minoxidil al 5% applicato 2 volte al giorno è suggerita nelle donne con forme di AGA più grave o nelle persone più anziane, dove la più alta concentrazione di farmaco consente risultati migliori.

Il minoxidil si puo usare nei bambini?

L’utilizzo del minoxidil nei soggetti inferiori a 18 anni è off-label. Tuttavia, l’alopecia androgenetica può manifestarsi prima della pubertà, nei bambini con forte predisposizione genetica. In questi casi, confermata la diagnosi, il trattamento con basse dosi di minoxidil lozione è efficace nel bloccare la progressione dell’ alopecia androgenetica ed indurre miglioramento.

Si può ridurre la frequenza di applicazione della lozione una volta ottenuti i risultati?

No. L’efficacia del minoxidil è strettamente legata alla sua applicazione. La riduzione della dose si traduce in una riduzione degli effetti ottenuti.

Cosa succede se si sospende la terapia?

La sospensione del trattamento con minoxidil lozione si traduce, nel giro di qualche mese, in un’aumentata caduta dei capelli (telogen effluvium) che porta al ritorno ad una situazione clinica paragonabile a quella prima dell’inizio del trattamento dopo circa 6 mesi. E’ molto importante che questo sia chiarito al paziente prima di iniziare il trattamento. Bisogna anche spiegare che l’eventuale sostituzione del minoxidil lozione con finasteride orale, nel maschio, non evita il telogen effluvium. Il paziente deve sapere che gli effetti benefici del trattamento con minoxidil compaiono lentamente nel tempo (4-8 mesi), sono massimi nei primi 2-3 anni, e si mantengono solo se la cura non è mai sospesa. In questo modo il paziente inizia la terapia con la coscienza di intraprendere un trattamento di lunga durata.

Il minoxidil in schiuma è più efficace?

Negli Stati Uniti e in alcuni paesi dell’Unione Europea è in commercio una schiuma contenente minoxidil al 5%. Il vantaggio sarebbe rappresentato dal fatto che la formulazione in schiuma è priva di glicole propilenico (potenziale irritante e allergene) e più facile da applicare e di rapido assorbimento. In realtà, l’applicazione e l’effetto cosmetico sul capo non sono diversi da quelli della lozione, e l’efficacia della schiuma è inferiore a quella della soluzione.

Il minoxidil lozione abbassa la pressione arteriosa?

L’applicazione topica del minoxidil non induce ipotensione; è noto che anche somministrato per via orale non abbassa la pressione arteriosa dei normotesi.

Si può utilizzare il minoxidil lozione in gravidanza e allattamento?

Nonostante diversi studi clinici abbiano dimostrato che il minoxidil non è teratogeno né mutageno, è sempre bene sospendere la cura se una donna inizia una gravidanza durante il trattamento. L’applicazione del minoxidil lozione potrà poi essere ripresa a fine allattamento. Bisogna rassicurare la paziente che questa sospensione temporanea della terapia non porterà a un peggioramento dell’AGA, in quanto la gravidanza è di per se un ottima terapia per i capelli!

Ma non ci sono rischi nell’utilizzo a lungo termine del minoxidil?

Il minoxidil non è mutageno, carcinogeno o teratogeno. Il profilo di sicurezza è provato dall’assenza di eventi avversi gravi riportati dopo la messa in commercio e il diffuso utilizzo da più di 20 anni.

E’ vero che all’inizio del trattamento il minoxidil può provocare un aumento della caduta dei capelli?

E’ un effetto collaterale poco comune, ma che spaventa i pazienti che devono iniziare il trattamento, perché su internet ne è riferita una frequenza superiore al reale. La comparsa di un telogen effluvium durante i primi mesi di un trattamento con minoxidil è in realtà un segno di efficacia del farmaco, che stimola il rientro in anagen dei follicoli con eliminazione del pelo in telogen.

Quali sono gli effetti collaterali del minoxidil?

Il minoxidil lozione di solito è ottimamente tollerato. Gli effetti collaterali più comuni, che di solito non comportano un’interruzione della terapia, sono:

  1. Lieve desquamazione del cuoio capelluto delle aree trattate. Le aree del capo su cui è applicata quotidianamente la lozione possono mostrare squame più o meno adese alla cute e/o ai capelli. Questo effetto è dovuto sia a un’azione diretta del minoxidil sulle cellule dell’epidermide interfollicolare, che aumentano la coesione, formando squame più grosse, sia al deposito della lozione con glicole propilenico sul capo. Questo effetto collaterale è facilmente risolvibile con una detersione frequente dei capelli.
  2. Prurito al capo. Nella maggior parte dei casi il prurito è lieve e occasionale, e dovuto sia alla presenza delle squame adese alla radice capelli, sia a un effetto irritante della lozione, che ha un veicolo alcolico. Anche il glicole propilenico può irritare la cute, per questo sono sempre preferibili lozioni che ne contengono una percentuale inferiore. L’effetto irritante è maggiore se è presente una dermatite seborroica, frequentemente associata all’alopecia androgenetica, soprattutto nei maschi giovani. Nella maggior parte dei casi la detersione frequente del capo con shampoo efficaci per la dermatite seborroica, quindi con effetto lenitivo e di rimozione delle squame, rimuove il problema. In alcuni casi, però, il prurito è intenso e persiste, e scompare solo se si interrompe la applicazione della lozione. In questi pazienti è utile escludere una dermatite da contatto.
  3. Dermatite allergica da contatto. È necessario effettuando un test epicutaneo con la lozione in uso e con il glicole propilenico. Il minoxidil può raramente causare una dermatite allergica da contatto, che ne preclude un ulteriore utilizzo. In alcuni casi l’allergia è al glicole propilenico, veicolo della lozione: questi pazienti possono continuare la terapia sostituendo il minoxidil lozione con la formulazione in schiuma. Se un paziente in terapia con minoxidil lozione lamenta prurito frequente al capo è sempre bene effettuare i test epicutanei per escludere un’allergia. In questo modo, se il test è negativo, il paziente si sentirà seguito in modo corretto e sarà maggiormente disposto a continuare il trattamento, avendo cura di lavare i capelli più spesso.
  4. Ipertricosi. Il trattamento con minoxidil può provocare un allungamento e ispessimento dei peli in altre zone oltre al cuoio capelluto. L’ipertricosi è più frequente nelle donne e con la lozione al 5%, e può interessare il volto (area temporale, malare e delle guance) o, più raramente, gli arti. Le possibili spiegazioni di questo effetto collaterale sono: a) eccessivo dosaggio o b) ipersensibilità individuale al farmaco. a) E’ sempre bene chiedere al paziente con ipertricosi informazioni su come applica il minoxidil sul capo, perché spesso alla base dell’eccessiva crescita di peli nel volto vi è un eccessivo uso della lozione, che è applicata in quantità superiore al normale, nella speranza di una maggior efficacia. In altri casi, il paziente si corica subito dopo aver posato il minoxidil sul capo, con contaminazione del cuscino e deposito del farmaco sul volto. b) Alcuni pazienti hanno un forte assorbimento del minoxidil o un’elevata attività della sulfotransferasi, così l’effetto del farmaco diventa evidente anche su peli distanti dal capo. Questi pazienti sono quelli in cui il minoxidil induce un grande miglioramento dell’AGA! In questi casi si può lievemente ridurre la dose del farmaco, così da diminuire l’ipertricosi mantenendo l’effetto positivo sui capelli, o consigliare tecniche di epilazione/depilazione, mantenendo inalterato il dosaggio. Se il paziente è notevolmente a disagio per l’ipertricosi, si può sospendere del tutto il trattamento con minoxidil, certi del fatto che l’ipertricosi regredisce spontaneamente dopo 4-5 mesi dalla sospensione del farmaco.

Il minoxidil si può associare alla finasteride? E sostituire?

Si. I due farmaci hanno azioni diverse per il trattamento dell’alopecia androgenetica e i loro singoli effetti si sommano. E’ tuttavia consigliabile iniziare la terapia dell’ alopecia androgenetica con un singolo farmaco e aspettare di verificarne l’efficacia dopo 1 anno di cura, perché spesso la terapia con un unico farmaco induce risultati soddisfacenti, evitando un importante coinvolgimento emotivo ed economico del paziente. La terapia combinata minoxidil + finasteride è suggerita nei casi gravi di alopecia androgenetica, o nei pazienti non soddisfatti dei risultati ottenuti dopo un anno di mono terapia. La sostituzione del minoxidil con la finasteride è possibile ma ci devono essere delle indicazioni precise, come un’allergia al minoxidil o la difficoltà espressa dal paziente di non essere costante nel suo utilizzo, vanificando i risultati. Il classico togli-metti del minoxidil è altamente sconsigliato in quanto potrebbero non verificarsi i risultati aspettati e peggiorare la situazione con eventuali telogen effluvium da sospensione.

Si può utilizzare il minoxidil in altre forme di alopecia?

Si. Il minoxidl agisce su tutti i follicoli, aumentando la durata della fase di crescita e ispessendo il follicolo: induce così un ispessimento ed allungamento dei capelli. Per questo motivo è utilizzato in altre malattie dei capelli diverse dall’alopecia androgenetica.

Nell’alopecia da chemioterapici l’applicazione di minoxidil sin dall’inizio della chemioterapia riduce la caduta dei capelli e provoca una ricrescita più rapida a fine cura.

Il minoxidil è stato utilizzato in modo efficace in bambini con diverse forme di ipotricosi localizzata o diffusa, nella sindrome dei capelli facilmente estraibili (Loose anagen hair syndrome) e in alcune malattie genetiche con fragilità del fusto del capello, fra cui la moniletrix.

Uno studio recente ha addirittura mostrato l’efficacia della lozione di minoxidil al 2% nell’indurre ispessimento delle sopracciglia.

E’ vero che il minoxidil è consigliato anche a chi fa il trapianto di capelli?

Si. Molti chirurghi consigliano il trattamento col minoxidil lozione prima e dopo l’autotrapianto di capelli. Il trattamento con minoxidil prima del trapianto induce un ispessimento e un aumento di numero dei capelli dell’area diradata, riducendo il fabbisogno di capelli da trapiantare. E’ necessario sospendere la cura 2-3 giorni prima del trapianto per evitare un eccessivo sanguinamento. Il trattamento con minoxidil lozione va poi ripreso dopo l’intervento chirurgico, in quanto il farmaco riduce la caduta di capelli che si osserva solitamente 1-2 settimane dopo il trapianto, e mantiene spessi i capelli originali contribuendo al miglioramento clinico.

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