Le cause della caduta dei capelli e dell’alopecia femminile nella donna possono essere diverse, e possono portare a una caduta dei capelli, ad un loro diradamento più o meno grave e diffuso, reversibile o no. Ogni volta è necessario capire di che problema si tratta e impostare il trattamento appropriato, utilizzando tutti i metodi diagnostici e le terapie più moderne per ottenere il massimo dei risultati.

“Mi cadono i capelli” è il sintomo che più di frequente riferiscono le donne che si rivolgono al dermatologo per alopecia.

Quando si nota un aumento della caduta e/o un diradamento dei capelli, lo stress che accompagna il fenomeno spinge a cercare una soluzione.

La caduta dei capelli è un problema molto frequente nelle donne adulte di ogni età: un’indagine recente condotta negli Stati Uniti ho mostrato che ne soffrono 30 milioni di donne, e in Unione Europea ed in Italia i dati di prevalenza non sono diversi.

Le cause sono molteplici, così come le soluzioni, ma in tutti i casi è forte l’impatto psicologico causato dalla percezione di un diradamento dei capelli: stress, depressione, ansia, sono sintomi psicologici spesso riferiti dalle pazienti, che evitano di guardarsi allo specchio o viceversa lo fanno in modo spasmodico per monitorare la situazione.

E’ frequente l’uso di acconciature nuove che mascherino il problema, o di prodotti che permettano un camouflage, cioè diano un aspetto temporaneo di infoltimento della chioma.

Come si valuta la caduta dei capelli?

Innanzitutto è bene raccogliere una storia accurata, chiedendo informazioni sia sulla modalità di comparsa della caduta che dello stato di salute della paziente e di farmaci ed altri eventi notabili accaduti di recente. La visita comprende:

  • l’esame obiettivo, che valuta la presenza o meno di diradamento dei capelli, la sua forma e localizzazione
  • il pull test, che permette di verificare la presenza di caduta attiva dei capelli
  • esami non-invasivi come la videodermatoscopia (tricoscopia), di facile esecuzione, ottimo ausilio per la diagnosi e per il monitoraggio nel tempo della caduta
  • eventuali altri esami, invasivi, come la biopsia per esame istologico. Quest’ultimo è riservato solo ai casi dove la diagnosi non sia possibile con le altre metodiche, e comprende un prelievo di cuoio capelluto, in anestesia locale, per poter osservare il microscopio i follicoli piliferi.

Quali sono i tipi più frequenti di caduta dei capelli nella donna?

  • Telogen effluvium acuto e cronico
  • Alopecia androgenetica femminile

Nel telogen effluvium acuto la caduta dei capelli è importante, si perdono da 100 a 200 capelli al giorno, ed la caduta insorge acutamente: infatti la paziente ricorda bene l’inizio della perdita di capelli.

Telogen effluvium acuto dopo perdita di peso importante

Telogen effluvium acuto dopo perdita di peso importante. La riduzione della chioma è live e transitoria.

Spesso non si apprezza un diradamento della chioma. Infatti, affinché il diradamento dei capelli diventi visibile, è necessario che cada il 40-50% dei capelli. La causa del telogen effluvium acuto è una sofferenza dei follicoli piliferi in fase di crescita: un danno in questa fase attivamente proliferativa causa un arresto della crescita del follicolo pilifero che va in fase di riposo (telogen), per poi cadere. Dal momento che la fase di riposo telogen dura circa 3 mesi, la causa del telogen effluvium acuto è da cercare nel periodo che ha preceduto di 2-3 mesi l’inizio della caduta dei capelli.

Il telogen effluvium acuto può essere determinato da stati di “sofferenza generale” dell’organismo, come: malattie sistemiche, febbre elevata, interventi chirurgici, assunzione di alcuni farmaci (antidepressivi, betabloccanti, ipocolesterolemizzanti, antivirali, antitiroidei ecc).

Un’aumentata caduta di capelli riconosce però anche altre cause, che spesso vengono sottovalutate: un esempio sono le diete dimagranti troppo drastiche, bulimia, anoressia, sospensione di trattamenti contraccettivi orali, il periodo post parto, la carenza di ferro, molto comune nelle donne, così come le malattie della tiroide.

Un aumento della caduta dei capelli è non di rado dovuto allo stress. E’ stato infatti dimostrato che il follicolo pilifero è a stretto contatto con fibre nervose e reagisce in vari modi ai neuromediatori rilasciati a seguito di diversi stimoli.

Diversi neuromediatori, quali sostanza P, peptidi, intereleuchine e fattori di crescita intervengono in situazioni normali a regolare la crescita dei capelli e la alternanza di fasi di crescita e di riposo in situazioni fisiologiche, ma i loro livelli aumentati o diminuiti possono anche favorire la caduta dei capelli in determinate situazioni.

La comparsa di dolore al cuoio capelluto, tricodinia, che è spesso riferito dalle persone che perdono i capelli, è dovuta al rilascio di alcuni neuromediatori responsabili della caduta dei capelli.

La diagnosi di telogen effluvium si basa sulla storia clinica, che racconta spesso un episodio di sofferenza locale o generale dell’organismo qualche mese prima. Il pull test è solitamente positivo con radici in telogen, e a volte sia all’esame obiettivo che alla tricoscopia sono visibili tanti capelli corti in ricrescita. E’ sempre bene, nella donna, fare alcuni esami del sangue, controllando i valori della ferritina e la funzionalità tiroidea.

Telogen effluvium acuto

Telogen effluvium acuto: capelli spessi ma corti, in ricrescita, evidenti anche con la tricoscopia

Il telogen effluvium si arresta pian piano spontaneamente quando la causa della caduta è rimossa. Per questo motivo non è necessario effettuare cure aggressive. Sono utili gli integratori alimentari con vitamine, amminoacidi specifici per i capelli e antiossidanti, e lozioni cosmetiche da massaggiare sul cuoio capelluto.

Al controllo dopo 5-6 mesi si osserva solitamente un ritorno alla normalità.

Quando le cause del telogen effluvium non sono rimosse, la caduta dura nel tempo e, se persiste oltre i 6 mesi, si parla di telogen effluvium cronico. Spesso in questi casi non si risale alla causa, e a volte si riscontra come fattore scatenante solo lo stress, che comunque inevitabilmente accompagna la caduta dei capelli.

Nel telogen effluvium cronico la caduta dei capelli dura da anni ed ha un andamento continuo o episodico (2-3 volte l’anno).

Quando la caduta è continua non è mai importante (si perdono in media meno di 100 capelli al giorno) e spesso le donne affette hanno una gran massa di capelli, tanto che sono spesso sottovalutate dal dermatologo a cui si rivolgono. Sono spesso donne con capelli ricci e voluminosi, dove lo stress per la caduta dei capelli si accompagna alla frustrazione di non sentirsi comprese.

All’esame obiettivo a volte si può apprezzare un diradamento dei capelli nella regione delle tempie, dove i capelli sono più radi e più corti rispetto agli altri.

Telogen effluvium cronico

Telogen effluvium cronico: i capelli della regione temporale sono più corti e sottili

Anche le donne con telogen effluvium cronico possono lamentare dolore o fastidio al cuoio capelluto (tricodinia), che può essere difficile da trattare.

La diagnosi di telogen effluvium si basa sulla storia clinica, sull’esame obiettivo che valuta la densità dei capelli nelle varie regioni del capo, e sui risultati degli esami strumentali. Il pull test è solitamente negativo. E’ sempre bene anche in questo caso fare alcuni esami del sangue, controllando i valori della ferritina e la funzionalità tiroidea.

Il trattamento del telogen effluvium cronico non è facile, perché nella maggior parte dei casi non si trovano cause che spiegano il perché dell’alterazione del ciclo follicolare che accorcia la durata della fase di crescita dei capelli.

Alopecia androgenetica femminile o alopecia femminile

Un’altra causa frequente di caduta cronica dei capelli nella donna, che colpisce circa il 50% delle donne adulte, è l’alopecia androgenetica femminile, o calvizie della donna.

Nell’alopecia femminile i capelli delle regioni androgeno-dipendenti del capo, cioè della parte anteriore e della sommità, diventano più sottili e corti, e di numero lievemente ridotto. Si parla di “miniaturizzazione dei capelli” per indicare questo graduale assottigliamento del diametro dei fusti, che non si allungano più come prima. Quando la miniaturizzazione interessa più del 20% dei capelli, compare un diradamento più o meno importante, ben evidente soprattutto se ci pettina con la “riga nel mezzo”. L’accorciamento della vita dei capelli che caratterizza l’alopecia femminile fa sì che ne cadano di più del normale.

Alopecia femminile

Alopecia androgenetica femminile: la “riga nel mezzo” è diventata più larga del normale, e la tricoscopia del vertice mostra l’assottigliamento di molti capelli

E’ spesso presente una familiarità per calvizie da parte materna o paterna. A volte l’alopecia androgenetica femminile si associa a segni di iperandrogenismo, quali ipertricosi, acne ed irregolarità mestruali: in questi casi è spesso presente una policistosi ovarica, da ricercare con esami ormonali ed ecografia pelvica.

Il trattamento farmacologico di prima scelta per l’alopecia androgenetica femminile è il minoxidil in lozione al 2%, che porta ad un miglioramento evidente nell’80% dei casi dopo otto-dieci mesi di utilizzo. Tuttavia il minoxidil, oltre alla prescrizione medicale, deve essere utilizzato con continuità e costanza, due volte al dì per sempre, perché alla sospensione può far seguito una massiva caduta di capelli con perdita dei benefici ottenuti.

Nella donna in post menopausa, l’alopecia androgenetica può beneficiare anche dell’assunzione di finasteride, alla dose di 5 mg al di. Il trattamento con finasteride riduce i livelli degli ormoni androgeni a livello dei follicoli piliferi portando ad un progressivo miglioramento dell’alopecia nel 60-70% delle donne. I risultati si osservano dopo 10-12 mesi di uso, che deve essere continuativo affinché l’efficacia sia mantenuta.

Ci sono poi forme più rare e complicate di caduta dei capelli, dove alcune malattie sono associate, o si presentano in modo diverso dal solito.

Ne è un esempio l’alopecia areata incognita, che si osserva in donne spesso affette da alopecia androgenetica che iniziano a notare una grave caduta dei capelli: in questi casi, oltre all’assottigliamento dei capelli al vertice, è presente anche una infiammazione attorno ai follicoli che induce la caduta dei capelli, ed il trattamento deve mirare alla cure di entrambe le condizioni.

Nell’alopecia areata diffusa invece, l’alopecia areata non forma chiazze alopeciche rotondeggianti, ma colpisce diffusamente i follicoli, inducendo una caduta parziale ma diffusa dei capelli.

Alopecia diffusa

Di fronte a una donna con aumentata caduta e/o diradamento dei capelli è quindi necessario per prima cosa capire di cosa si tratta, cioè fare una diagnosi corretta della malattia. Per farlo, si raccoglie la storia clinica e si effettua una visita accurata, utilizzando poi tutti gli strumenti adatti per completare l’indagine. Impostare una cura adatta e seguire la persona nel tempo sono i due passi successivi, entrambi fondamentali per la cura delle malattie dei capelli nella donna.